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divagazioni condominiali!

Sono 28 anni a novembre che abito in questo condominio,diciamo che in questi anni molti condomini si sono alternati,anche se ormai sono anni che siamo sempre gli stessi.
A volte mi rendo conto che l’orologio non lo guardo più, basta ascoltare i rumori del condominio e difficilmente sbagli l’ora.
La mattina è rotta solo dal rumore del citofono, in tutto tre volte, alle dieci arriva il postino, alle 11 il ragazzo che porta i giornalini dei vari supermercati e alle 13’30 il mio carissimo salumiere che mi porta la spesa che ordino tutte le mattine,prendendomi anche le sigarette dal tabaccaio che ha il negozio proprio a fianco.
Alle 13,50 si iniziano a sentire i gorgheggi della ragazza che studia lirica, a volte sposta l’orario alle 20 così riposiamo più contenti; fino ad un paio d’anni fa ci ha massacrati col pianoforte, non ho mai tanto pregato che si diplomasse al più presto ,ma secondo me ho troppo pregato e così ha iniziato canto lirico!
Anche quando il condomino che abitava sotto di lei stava male, ha pensato di rincuorarlo con il suo pianoforte e i suoi gorgheggi, secondo me il poveretto stanco, ha deciso di allontanarsi!
Senza contare il padre della cantante, che per anni mi ha lasciato pensare che a mezzanotte ed anche più tardi,poveretto non accedeva nessuna luce per non svegliare la famiglia, inciampava cadendo in malo modo,ogni sera;invece no, questo accadeva sempre in inverno, saliva dal garage e ogni sera non curante di chi abitava al piano inferiore, pensava bene di darci una scossa tutte le notti, buttando la legna nel cesto posto all’altezza della camera da letto mia!
Che dire delle estati passate, tutte le sere non riusciva a dormire per il caldo umido e passava le notti ad innaffiare il terrazzo e dimenticando sempre che io e mio marito dormiamo al piano sottostante,tirava la pompa dell’acqua che immancabilmente trascinava le sedie e le lasciava sbattere sul pavimento,naturalmente alle 2 o alle 3 di notte.
Ogni sera era un tornado in azione ,per fortuna che la figlia più piccola si è presa questo compito è meno sbadata o forse più educata del padre.
Un tardo pomeriggio, ricordo che stavo in soggiorno, sono saltata dalla sedia, un getto d’acqua tipo rottura di diga invase il mio terrazzino, entrando nella finestra della camera da letto e nel soggiorno,senza contare i tubi della raccolta dell’acqua piovana scoppiati nelle giunture.
Non sapeva cosa fare e pensò di svuotare la piscina capovolgendola anche se non era la piscinetta del neonato ,ma di quelle rettangolari di 3 metri per 2 e alta 50cm se non 70…per fortuna che si ruppe, così fummo graziati per l’anno successivo!
Ha una miriadi di piante su questo terrazzo e le foglie e i fiori li trovo sempre giù da me,evita di potarle perchè non è giusto e spesso davanti alle nostre finestre penzola qualche piantina,un inverno cadde un vaso piuttosto grosso che mi ruppe le corde dei panni e se fossi stata nell’orto ora non sarei qua a scrivere…
Purtroppo un fidanzato, un cane, un gatto siamo noi a sceglierlo, ma i vicini quelli proprio no.
Evito di raccontare altro altrimenti sarei costretta a pubblicare un libro che nessuno comprerebbe…
Spero di avervi rubato un sorriso,sembra un racconto anche se è pura realtà,la mia poca normalità forse è dovuta a tutti i traumi subiti in questi anni chissà se riuscirò mai a riprendermi!
condominio1

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