Archivio | Maggio 2014

NECESSITA’ E BI-SOGNO

Un Blog un po' così

Sognerò qualcosa in più
stanotte.
Sognerò di sognare ad occhi aperti
che la notte mi ruba speranze,
che il giorno mi deve una vita.
Sognerò quando non v’è noia,
negli attimi di corsa affannata
per non abbandonarmi al sonno.
Sognerò di costruire ricordi,
e sognerò anche per te
che fai finta di non sognare mai.

View original post

Pubblicità

I pensieri di un cane…

Passavo il mio tempo a guardarla , per scoprire ogni particolare di lei.
Non era bella ,ma in lei trovavo ogni giorno nuove particolarità, che non riuscivo a notare in altri, spesso silenziosa, ama ascoltare musica ma con un paio di auricolari,forse per non dare fastidio o solo per allontanarsi dalla realtà.
Non è una ragazzina, gli anni son passati ,ma lei senza nessun stragemma li distrugge e sembra non invecchiare, sorride quando parla con gli altri,si veste di luce, ma quando è sola è silenziosa ,distratta, lontana chissà dove!
Spesso posa il suo sguardo su di me ed io che me ne accorgoo chiudo i miei occhi come se stessi dormendo,oppure muovo la mia coda, in modo gioioso per urlarle tana ti ho scoperta!
A me a volte capita di lamentarmi nel sonno e lei a qualunque ora, mi chiama per nome e mi ripete:” Piccolo tranquillo, io sono qua!”
Per me lei è tutto, ma anche io per lei, il nostro amore non è quantificabile, ma entrambi sappiamo che tra noi possiamo fidarci.
Il mio compito è difenderla, ma è sempre lei che lo fa nei miei riguardi, ricordo che da piccolo un mio simile mi attaccò senza nessun motivo e lei fu pronta e fulminea a beccarsi un morso che era diretto a me, il dolore misto a paura fu tanto ,ma lei continuava ad accarezzarmi,dimenticando il male che durò per parecchio tempo.
Neanche io sono bello, non ho avi importanti e non sono bravo come gli altri miei simili, quando le sue amiche parlano dei loro pelosi con pedigree lei risponde no il mio è pura razza bastarda unico nella specie, ha occhi grandi come il suo cuore è un naso rosa da fare invia a Peppa Pig, chissà chi sarà mai ma io sono contento perchè mi accarezza e a me non dispiace anzi sono felice.
Quelle poche volte che esce da casa mi regala un pezzo di pane, ed io lo conservo fino al suo ritorno e mi lascia la televisione accesa così per farmi sentire meno solo, ma a me interessa stare con lei, l’unica ragione della mia vita!
Ti voglio bene mamma umana!
001

Auguri speciali!!!

Oggi è la festa della mamma,io l’ho festeggiata con mio marito, il tempo delle letterine e poesie è ormai finito, ma vivo nei miei ricordi.
Oggi è anche il compleanno del mio figliolo, sono contenta anche se sono lontana, ci dividono circa 600 km, però sua moglie ha saputo organizzare una festa a sorpresa nei minimi particolari.
Un paio di scarpette da calciatore e una partita in mattinata per preparare un pranzo con 18 tra amici e parenti, peccato non aver potuto vedere l’espressione del ragazzo ormai uomo!
Io e il suo papà abbiamo utilizzato un selfie per augurargli buon compleanno,dove apparivano le rughe che 33 anni fa non c’erano, un tanti auguri stonato per telefono e un piccolo pensierino forse sempre gradito.
Passa il tempo ma le emozioni si ingigantiscono sempre di più, così ti rendi conto che il tempo sta passando e anche se nella mente ti ricordi di un bimbo che a tre mesi si reggeva il bottiglione della poppata come un ometto oggi à veramente un uomo!
Anche il più piccolo per modo di dire( 27 anni prossimi 28 ), non ha dimenticato la sua mamma, senza poesia ,ma col regalo pensato da lui, ma soprattutto dalla sua fidanzata e anche se non era presente anche lui era nei miei pensieri…già il bimbo biondo dagli occhi azzurri, il bimbo che non amava giocattoli o pallone ,ma telescopi, il piccolo chimico, il bimbo che amava leggere, il mio dottore di Scienze delle comunicazioni il nostro vanto!
Come Mamma posso ritenermi fortunata. Buona festa della Mamma, alla mia Mamma, che troppo presto è dovuta andare via, però vi posso assicurare che la sua presenza è sempre più viva e vicina.
Auguri non solo oggi ,ma sempre a tutte le donne madri e no con l’augurio che ogni desiderio si possa sempre realizzare ,perchè i desideri delle mamme e delle donne sono sempre per il bene di chi occupa il loro cuore!

34

Happy Birthday Mtinversieprosa

Ebbene si, sono riuscita ad arrivare al mio primo compleanno con questo blog che forse blog non è.
Nato per caso, tutte le mie amiche ne possedevano uno,forse non volevo essere da meno,ma come sempre non sono riuscita a coltivarlo a modino: ecco uno dei miei grandi difetti non so essere costante…
Le monache mi definivano “volitiva poco costante” la mia povera mamma diceva che ero “un maschiaccio”.
Le mie amiche o meglio le persone che mi hanno conosciuto Hanno detto che “sono buona”, ho provato a mangiarmi ,ma non ho sentito questa bontà che decantano. 😛
I traguardi raggiunti in questo anno sono:” 198 articoli pubblicati,con questo 199, 621 commenti compresi i miei, 67 blogger che spesso mi seguono, almeno credo!
5.159 visualizzazioni, ecco almeno so che queste persone hanno letto e forse mai più ritornati, perchè hanno trovato blog più interessanti e culturalmente superiori.
Io sono contenta continuerò a scrivere le mie sensazioni, i miei ricordi, forse per superare i mie momenti di solitudine o per sfuggire le incertezze e le negatività che si presenteranno, o solo perchè scrivere questo blog che è un caro diario di tanto tempo fa, mi gratifica e qualche volta mi fa sentire importante…anche se sono solo una casalinga ,una mamma che col passare degli anni si sta rendendo conto che il tempo è passato i figli non sono più bambini, ma uomini.
Che quelle poche volte che mi guardo allo specchio scorgo i primi capelli bianchi che danno luce ai castani scuro che sembrano combattere il tempo restando tali anche dopo 58 anni, gli acciacchi si presentano alla porta ma sono ancora in grado di contrastarli solo perchè ho tanto ancora da fare e vedere e non mi va di buttare la spugna ho ancora tanti macth da combattere e di sicuro non mi tirerò indietro.
Tanti auguri a te MT da te stessa e da parte di chi si troverà a passare sul blog più casalingo del web!
festone_54400

La fine di una storia

Era il 1969. L’uomo era arrivato sulla luna, io invece arrivai, nel mese di ottobre, nell’istituto M.L.Formosa.
Suonammo il campanello sembrava un posto disabitato,nessuno alle finestre, il cancello grandissimo o io ero ancora una bambina, mi accompagnò mia sorella la più grande,una valigia o delle borse che strano non mi ricordo…
Lungo il vialetto che portava al vero ingresso,un portone in legno massiccio e non contenti alle spalle c’era anche un portoncino in alluminio anodizzato…portone portoncini cancelli che dietro di noi si richiudevano e in fondo al cuore un tonfo sordo di malinconia, alla vita passata ormai persa e mai più recuperata, iniziava così la nuova vita nel nuovo collegio rinomato ,ma comunque prigione della mia infanzia.
Mi accolse una suora non tanto alta, aveva un viso dolce che ci fece accomodare in una stanza dove c’era il telefono,su di un tavolinetto un salottino di colore verde,un tavolo tondo e un mobile che non ho mai saputo cosa contenesse,e nell’angolo una sedia a dondolo sempre di colore verde.
Era bello questo nuovo collegio era ben tenuto e ben arredato e poi era luminoso rispetto al collegio che avevo lasciato…ma non era bello come casa mia, anche se ora era silenziosa senza più la mia mamma!
Definiti i dettagli dove spiegavano che le visiti erano ogni prima domenica del mese restai da sola con una suora che arrivò a prendermi salutai mia sorella,non ricordo neppure se piansi o se le lacrime scendevano in gola, come spesso mi capitava,avevo imparato a piangere a secco direbbero i ragazzi di oggi!
Fui portata su in una camerata appartenevo al gruppo delle grandi,situata al secondo piano,una stanza grande con 12 letti e 12 comododini tutti uguali a me toccò quello vicino alla porta,c’erano due balconi che davano sulla balconata lunga e potevo scorgere fiero Monte Castello, e gli archi del convento dei cappuccini e alla mia destra se cercavo bene c’era la casa di mia sorella, almeno mi sarei sentita meno sola.
Per accedere alle camerate usammo le scale di marmo bianco, però mi fu spiegato che per accedere al refettorio dovevamo utilizzare le scale nere di piperno, molto più strette,ma ben tenute anche se secondarie.L’atrio delle scale era enorme sempre e solo perchè io ero piccola,ma sul muro una quadro enorme mai visto di quelle dimensioni che incuteva timore se non proprio paura rappresentava una donna che ostendava la testa decapitata di un uomo, inquietante,ma non lo guardai più di tanto…
Mi mostrò i bagni ne erano non ricordo bene se 8 o 10 poi accanto un’altra stanza enorme con tanti lavabi con specchi e ad un lato le docce mi sembra ne erano 5 o 6
Non ricordo l’incontro con le ragazze è tutto così lontano quasi cancellato…perchè?
C’erano ragazze molto più grandi di me,venivano da diverse città alcune le conoscevo perchè le avevo studiate in geografia,ma non le avevo mai visitate, Mi ricordo di Anna Maria ricordo i cognomi ,ma non li scriverò, mi prese quasi sotto la sua protezione, ma non ho mai capito perchè, visto e considerato che spesso per causa sua in seguito, ne ho preso di botte e castighi. Ricordo Concetta e Rosaria, avevano lo stesso cognome erano di Torre del Greco ma non erano parenti, Annamaria di Salerno anch’essa capelli lunghi neri buona per nulla invadente anche lei come Anna Maria frequentavano il magistrale, poi c’era Carmela mi somigliava un pò e poi Giovanna rideva sempre era anche lei di Cava invece Carmela era di Trentinara.
Alle 18.30 ci riunimmo nel refettorio che era attiguo alla cucina tanti tavoli gialli e verdi lavabili con sedie uguali e ogni tavolo aveva un cassetto con 4 scompartimenti per mettere le posate personali e il tovagliolo poi col tempo capiì meglio l’uso di quel cassetto.
La mia biancheria personale la dovetti depositare in laboratorio e lì conobbi suor Elisabetta e suor Marcellina.
Suor Elisabetta non so quanti anni avesse ,nessuna ruga solcava il suo volto,non era molto simpatica voleva che attaccassi il numero sulla mia biancheria, ci provai come sempre controvoglia, così decisero che il numero 42 l’avrebbe cucito suor Marcellina piccina picciò, avanti negli anni, vocina stridente da persona anziana, non voleva essere toccata in viso e tutte le ragazze pur di far dispetti la infastidivano!
La superiora a quei tempi era Madre Edmonda più alta di me fredda con voce tonante e per niente materna, la sua vice era suor Aurora e poi la suora che mi portò su in camerata era suor Giovanna, le ragazze più grandi la chiamavano Pizzaballa perchè quando camminava sembrava dondolasse e poi sapeva giocare a pallone. Ricordo che nelle partite mi mettevano sempre contro di lei, ero l’unica che riuscivo a contrastarla infatti mi chiamavano buldozer se tiravo una spinta l’ospedale te l’eri assicurato! 😀
La scuola non era all’interno quindi la mattina uscivamo per andare alle scuole medie, le più grandi andavano al magistrale e le piccole restavano in collegio perchè le elementari erano ospiti del collegio.
Le scuole erano situate al secondo piano e di pomeriggio alcune venivano usate da noi per i compiti pomeridiani e dalle semiconvitto (le ragazze che tutte le sere rientravano in famiglia.)
44-index-3-
Oggi lo rivedo così, potrei scrivere ancora tanti ricordi,ma questa foto mi stringe l’anima e allora come sempre inizi il tuo viaggio nella fantasia e immagini di poterlo comprare quel luogo,così una parte di te resterebbe con te per sempre.
MT anche se tu non potrai mai comprare quella struttura il tuo passato continuerà ad essere e anche se ripeti tutto quello che ami ti lascia, non è la verità inizia solo un tempo nuovo e come tale difficile da essere amato immediatamente nella vita i colpi di fulmine sono più difficili proprio perchè la propria vita è un colpo di fulmine stupendo solo quando avrai il tempo per ricordare…!
villa-formosa-3villa-formosa-1