Archivio | ottobre 2013

Se vi capita regalate un fiore…

Come ogni anno, un vociare insolito riempie i viali dei cimiteri.
Una gara all’ultimo euro, tutte le tombe vengono agghindate a festa, con fiori importanti e crisantemi colorati di ogni misura e fattezza, i marmi vengono tirati a lucido,le fiammelle dei ceri, con l’arrivo delle luci notturne sembrano disegnare sagome filiformi, che fluttuano in quel posto che durante l’anno viene spesso dimenticato.
Quando la sirena annuncia l’uscita, tutti si affrettano per non restare prigionieri,in quel luogo dove i viventi temono, quando tutto è silenzio e buio!
Nel buio della sera sono rimasta ad ascoltare il silenzio, e la mia mente ha incominciato a vagare, ho sentito un vociare allegro, erano loro i morti, che ritornavano alle loro tombe, ho ascoltato i loro sfottò sulle varie preparazioni e come sempre, chi ha avuto tanto e chi è rimasto senza, speriamo che domani qualche anima pia deponga almeno un fiore dove nessuno, ha speso tempo ed euri per addobbare il dì di commemorazione!

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Alla malinconia

Nel vino e negli amici ti ho sfuggita,
poiché dei tuoi occhi cupi avevo orrore,
io figlio tuo infedele ti obliai
in braccia amanti, nell’onda del fragore.

Ma tu mi accompagnavi silenziosa,
eri nel vino ch’io bevvi sconsolato,
eri nell’ansia delle mie notti d’amore
perfino nello scherno con cui ti ho dileggiata.

Ora conforti tu le membra mie spossate,
hai accolto sul tuo grembo la mia testa
ora che dai miei viaggi son tornato:
giacché ogni mio vagare era un venire a te.
Hermann Hesse

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buonanotte…di note e versi!

Così senza nessun invito,
ogni notte ti presenti
nostalgia,amica mia.
Non provochi dolore,
e neppure rammarico
stanotte sei qua in pace,
insieme varcheremo la porta
dei sogni dove l’alba
ci troverà insieme
come sempre abbracciate!
(MTD nostalgia amica cara)

Saper ridere delle proprie incapacità

Ridere anche se non riesci ad ottenere ottimi risultati, anche se ieri avresti buttato tutto per aria, mi fa capire che spesso incazzarsi serve solo a stare male, ma dopo ne vale la pena?
Credo proprio di no! 🙂
Stamane dietro consiglio di tante amiche ho deciso di ridurre un pò il fumare,allora ho tirato fuori la vecchia rollatrice ,le cartine i filtrini e il tabacco… risultati un vaffanculo mattiniero ha concluso l’opera intrapresa:
“Pioggia di tabacco lancio del filtrino e cartina appiccicata evvai MT”
Con santa pazienza pulisci e anche se non avessi ancora collegato se stavo sognando o se mi fossi svegliata ho riprovato e voilà la sigaretta era pronta! 😀
dalle 8.30 alle 11.30 solo 5 sigarette rollate in malo modo ,ma alle 11.45 la mia Benson e Hedges red si è insinuata e l’ho gustata meglio di un bignè alla crema.
Riuscirò nell’impresa del secolo, ridurre almeno ad un pacchetto al giorno chissà, chi lo può sapere se non io stesso.
E’ mezzogiorno buon pranzo a chi si accinge al desco io ora mi accingo ai fornelli imiei orari sono fuori dal normale il mio pranzo è alle 15.45 se qualcuno vuole essere ospitato oggi il menù è Polpette e pasta al sugo con contorno di insalata.
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Versi nati per caso

Come l’acqua che scorre
così scivola la vita mia.
non curante dei sassi
lungo il cammino,
scavalco gli ostacoli,
mi riposo nella pianura
per poi riprendere il corso,
più forte di prima,
evito di voltarmi indietro
per non vedermi invecchiare.
(Versi di MT nati per caso)

Sembrerebbe ,ma non è un addio!

tutto finisce sia l’amore che l’amicizia
sentirai un nodo salire fino a soffocarti
poi quando l’aria che mancava riuscirà ad entrare
oserai dire:” Io non dimenticherò…
Chi mi ha fatto ridere,
chi in silenzio mi ha ascoltato,
chi ha asciugato le mie lacrime,
chi per serate intere,
mi ha risvegliata,
dal torpore della solitudine!”
(dedicata alla persona più cara, dopo i miei affetti familiari)

Forse il mondo sarebbe migliore…

da facebook: nell’antica Grecia Socrate aveva una grande reputazione di saggezza. Un giorno venne qualcuno a trovare il grande filosofo, e gli disse: – Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico? – Un momento – rispose Socrate. – Prima che me lo racconti, vorrei farti un test, quello dei tre setacci. – I tre setacci? – Ma sì, – continuò Socrate. – Prima di raccontare ogni cosa sugli altri, è bene prendere il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. Lo chiamo il test dei tre setacci. Il primo setaccio è la verità. Hai verificato se quello che mi dirai è vero? – No… ne ho solo sentito parlare… – Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo col secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di buono? – Ah no! Al contrario – Dunque, – continuò Socrate, – vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell’utilità. E’ utile che io sappia cosa mi avrebbe fatto questo amico? – No, davvero. – Allora, – concluse Socrate, – quello che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile; perché volevi dirmelo? Se ciascuno di noi potesse meditare e metter in pratica questo piccolo test… forse il mondo sarebbe migliore

.socrate